I rappresentanti del mondo imprenditoriale italiano tornano a Teheran per approfondire le opportunità nei settori di infrastrutture, industria e energia.

E’ in corso a Teheran una nuova missione imprenditoriale organizzata da ICE Agenzia, Confindustria e ABI. La delegazione, guidata dal sottosegretario allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto, vede la partecipazione di imprese operanti nei comparti:

  • infrastrutture,
  • trasporti,
  • industria,
  • idrocarburi,
  • energia.

La missione di questi giorni fa seguito ad altre due visite di rappresentanti del mondo istituzionale e imprenditoriale italiano a Teheran, a novembre 2015 e a febbraio 2016, durante le quali sono stati siglati importanti accordi economici e commerciali tra Iran e Italia.

Oltre a una serie di seminari di approfondimento sulle opportunità di internazionalizzazione delle imprese italiane in Iran, la missione prevede un nuovo appuntamento del Business Forum Italia-Iran, con il punto sui due principali progetti bilaterali in programma sul territorio iraniano, di cui uno su industria, idrocarburi ed energia e uno su infrastrutture, sanità e agricoltura.

Proprio in occasione della visita di questi giorni Cassa depositi e prestiti ricorda gli strumenti messi a punto, insieme a SACE e SIMEST, per il sostegno dell’export italiano in Iran. In particolare:

  • 4 miliardi di euro di linee di credito erogate nell’ambito del sistema “export banca” a controparti sovrane iraniane da CDP in complementarietà con il sistema degli intermediari creditizi. L’iniziativa è rivolta al supporto di progetti nei settori infrastrutture, oil&gas e trasporti, commissionati a grandi imprese italiane e con il coinvolgimento di un ampio indotto di PMI fornitrici;
  • 4 miliardi di euro di garanzie sulle linee di credito da parte di SACE, con l’intervento di SIMEST per la stabilizzazione del tasso di interesse;
  • 800 milioni di euro per la ripresa delle attività delle imprese italiane in Iran attraverso due iniziative di SACE a sostegno della competitività delle PMI nelle transazioni di breve e medio termine relative a forniture di beni di consumo o macchinari Made in Italy.

Sempre SACE, a gennaio scorso, ha siglato un accordo, alla presenza del presidente della Repubblica Islamica dell’Iran Hassan Rouhani e del premier Matteo Renzi, per il recupero del credito sovrano vantato nei confronti della Banca Centrale dell’Iran. L’intesa, firmata dal governatore dell’istituto iraniano Valiollah Seif e dall’ad di SACE Alessandro Castellano, prevede il pagamento in favore del gruppo di 564 milioni di euro in tre rate entro il 15 ottobre 2016.

JCPOA e fine delle sanzioni

Le relazioni economiche e commerciali tra Italia e Iran sono riprese dopo la fine del regime sanzionatorio da parte delle Nazioni Unite nei confronti di Teheran. Ad aprile 2015 i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU (Stati Uniti, Russia, Cina, Regno Unito, Francia) più la Germania hanno infatti siglato con l’Iran, a Ginevra, un accordo per la cancellazione graduale e monitorata delle sanzioni a fronte di un drastico ridimensionamento dell’attività nucleare del Paese asiatico per almeno dieci anni.

L’intesa è stata formalizzata a luglio 2015, con la firma del Piano d’azione congiunto globale sul nucleare (Joint Comprehensive Plan of Action-JCPOA) che ha di fatto reintrodotto l’Iran all’interno dello scacchiere economico e commerciale internazionale.

 

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Fonte: http://www.fasi.biz/iran-ok